Ho scoperto qualche sera fa su consiglio di un amico questo posto carinissimo, in via Gian Giacomo Mora, tra via Torino e Carrobbio. Proposito: tornarci più affamata perché mi sono rimaste diverse curiosità gustative da soddisfare!
L'ambiente è molto piacevole e curato, articolato in varie salette arredate in colori pastello e stile country - chic. Servizio veloce e attento, giusta illuminazione e atmosfera accogliente completano il quadro.
Il menù è ampio e invitante, con una cucina che mixa la tradizione milanese con contaminazioni emiliane, ma rielaborata in chiave moderna e originale, come piace a me. Abbiamo preso lo gnocco fritto con selezione di salumi piacentini. Nel frattempo ci hanno servito anche la raspadura, che non sapevamo cosa fosse: si tratta di formaggio grana tagliato a sfoglie sottilissime, quasi impalpabili, che si scioglie letteralmente in bocca (è tipico della gastronomia lodigiana). Lo gnocco fritto ci è stato portato in un cestino in forma di panini tondi ed è molto leggero rispetto a quello che si mangia di solito, ma una porzione era decisamente abbondante. Salumi, raspadura e gnocco fritto: una goduria infinita che accarezza il palato.
Dopo volevo assaggiare i tortelli di zucca con granella di amaretti e salvia, ma ho bloccato l'ordinazione dopo essermi cimenatata con lo gnocco! Così abbiamo preso in due i paccheri di gragnano con coulis di pomodoro, stracciatella e basilico fresco: molto semplici ma buonissimi. E per finire sorbetto alla mela verde con calvados e sorbetto al limone. Il tutto accompagnato da due bicchieri di ottimo rosso (nel menù ad ogni piatto viene consigliato l'abbinamento con un vino).
Ristorante in cui vorrò sicuramente tornare e che consiglio anche per la versatilità del locale: un gioiellino da tirare fuori dal cilindro, sia per cene intime che per incontri tra amici o di lavoro.
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